L’uso della metafora del compostaggio è perfetta per illustrare l’importante gioco fra luce e ombra in noi, e di come l’ombra sia al servizio della luce.
Di come possiamo trasmutare il piombo in oro, come moderni alchimisti, all’interno di noi stessi.
Lo rappresenta bene il loto che è un fiore particolare proprio per la sua capacità di sbocciare in tutta la sua bellezza dal fango, esso simboleggia quindi la rinascita in un mondo contaminato dalle impurità.
Così l’impurità dei rifiuti, ciò che gettiamo, ciò che non accettiamo,
ha in sé potenzialità di rinascita inimmaginabili, anzi potremmo dire che è proprio una via iniziatica quella di trasformare queste impurità, queste ombre, in luce e bellezza dell’anima.
Durante il seminario faremo veramente l’esperienza di creare un cumulo di compost, ne studieremo le caratteristiche fisiche e sottili e le trasporremo a noi stessi. Ognuno troverà e riconoscerà quindi i propri “materiali” da compostare attraverso attività individuali, in gruppi e anche artistiche. Avrà occasione di incontrare i temi della propria vita e vederli da una nuova prospettiva evolutiva, e inizierà il suo personale “compostaggio dell’anima”.